Qual è la differenza tra antenna Yagi-Uda e antenna a dipolo?
Oggi voglio chiarirti bene la differenza tra l’antenna Yagi-Uda e l’antenna a dipolo, due elementi fondamentali quando si parla di trasmissione e ricezione del segnale radio. Se ti sei mai chiesto perché in certi sistemi si usa un tipo e in altri no, adesso andiamo dritti al punto, così sai quando e perché usare l’una o l’altra.
L’antenna a dipolo è come la base, il punto da cui tutto parte. È semplice, è fatta di due bracci conduttori uguali, ed è quella più usata nei sistemi radio di base. Ma quando hai bisogno di più direzionalità, cioè vuoi che il segnale vada in una direzione precisa, entra in gioco l’antenna Yagi-Uda. Questa prende il concetto del dipolo e lo porta oltre, aggiungendo elementi per potenziare e concentrare il segnale.
Confronto diretto tra antenna Yagi-Uda e antenna a dipolo
Caratteristica | Antenna a dipolo | Antenna Yagi-Uda |
---|---|---|
Struttura | Due elementi uguali (mezzo lambda ciascuno) | Un dipolo attivo + riflettore + uno o più direttori |
Direzionalità | Omnidirezionale (in piano orizzontale) | Altamente direzionale |
Guadagno | Basso, circa 2.15 dBi | Più alto, varia da 7 a 13 dBi o più |
Uso principale | Applicazioni generiche, ambienti interni | TV terrestre, radioamatori, link punto-punto |
Costruzione | Semplice da realizzare | Più complessa, richiede calcoli precisi |
Quando scegliere l’una o l’altra
Ti dico subito: se stai cercando una soluzione semplice, facile da montare e non ti interessa puntare il segnale in una direzione precisa, allora il dipolo fa al caso tuo. Ma se invece ti serve concentrare il segnale in una direzione ben definita, ad esempio per ricevere meglio un canale TV o fare collegamenti tra due punti distanti, allora la Yagi-Uda è nettamente più adatta.
In pratica, l’antenna a dipolo distribuisce il segnale in modo più uniforme attorno a sé. Questo può andare bene se ti trovi in un’area urbana dove il segnale arriva da più direzioni. Ma se ti serve potenza concentrata e meno dispersione, allora la Yagi-Uda è la scelta giusta. La sua struttura, con riflettore e direttori, serve proprio a convogliare tutta l’energia in un’unica direzione, aumentando l’efficienza.
Quando abbiamo parlato di propagazione e interferenze nei giorni scorsi, ti ricordi che la direzionalità era un fattore chiave? Ecco, qui entra perfettamente il concetto. La Yagi riduce le interferenze laterali e posteriori, e migliora notevolmente il rapporto segnale/rumore. È per questo che in molte zone con segnale debole viene scelta proprio questa configurazione.
Un’altra cosa che voglio farti notare è che spesso si parte da un dipolo per costruire una Yagi. Sì, proprio così: il dipolo è l’elemento attivo al centro della Yagi. Quindi se conosci bene come funziona un dipolo, sei già a metà strada per capire la Yagi-Uda.
Presto ti parlerò anche delle antenne log-periodiche, che sono simili nell’aspetto alla Yagi ma lavorano in modo diverso. Intanto assicurati di aver ben chiaro questo confronto, così quando ne riparleremo in altri contesti, tu avrai già il quadro completo.