In cosa differisce 16QAM da QPSK?

Qual è la differenza tra 16QAM e QPSK?

Oggi voglio spiegarti in modo diretto come si differenziano 16QAM e QPSK, due tipi di modulazione che incontriamo spesso quando parliamo di reti mobili come LTE e 5G. Ti faccio vedere chiaramente cosa cambia tra questi due schemi e quando si usa uno o l’altro. Anche se sembrano termini complicati, in realtà dietro c’è un concetto semplice: come trasmettere più dati nello stesso tempo usando lo spazio disponibile nel modo più efficiente possibile.

Se hai già letto quando ti ho raccontato dei canali LTE, allora puoi collegare meglio il concetto, perché proprio attraverso quei canali viaggiano i segnali modulati con QPSK, 16QAM e anche altri schemi come 64QAM o 256QAM che ti farò vedere più avanti.

Cosa significa modulazione?

La modulazione è il metodo che viene usato per rappresentare i dati digitali (quelli che il tuo telefono manda o riceve) attraverso onde radio. Più è efficiente il tipo di modulazione, più dati si possono trasmettere in meno tempo. Ora ti spiego cosa cambia tra QPSK e 16QAM.

Tabella comparativa tra QPSK e 16QAM

Caratteristica QPSK 16QAM
Numero di bit per simbolo 2 bit 4 bit
Efficienza spettrale Bassa Più alta
Resistenza al rumore Alta (più robusta) Minore (più sensibile)
Qualità del segnale richiesta Basta un segnale medio-basso Serve un segnale forte e pulito
Uso tipico Zone con copertura debole Zone con ottima copertura e poca interferenza

Come funziona nella pratica

QPSK (Quadrature Phase Shift Keying) trasmette 2 bit per ogni simbolo. Significa che per ogni “passo” di segnale, il tuo telefono può mandare 2 bit di informazione. È stabile, affidabile, e viene spesso usata quando la qualità del segnale non è ottimale, come ai bordi della cella o in situazioni di interferenza. Anche se non è velocissima, è molto utile per garantire una comunicazione costante.

16QAM (Quadrature Amplitude Modulation a 16 livelli) invece è più aggressiva: trasmette 4 bit per simbolo. Questo permette una trasmissione molto più veloce, ma richiede che il segnale sia più pulito e forte. Funziona benissimo quando ti trovi vicino alla stazione radio base, in condizioni ideali, dove non ci sono ostacoli o disturbi forti. È come guidare veloce su una strada liscia: puoi farlo solo se le condizioni lo permettono.

Ti faccio un esempio semplice per immaginarlo: QPSK è come parlare chiaramente in una stanza rumorosa, scegli parole semplici e ripeti se serve. 16QAM è come parlare velocemente in una stanza silenziosa, puoi dire di più in meno tempo, ma basta un rumore per perdere parte del messaggio. Questo ti fa capire perché la rete cambia modulazione a seconda di dove ti trovi e com’è il segnale.

Quando ti colleghi a internet, il tuo telefono e la rete negoziano in tempo reale quale modulazione usare. Se tutto va bene, la rete ti assegna 16QAM o anche 64QAM. Ma se il segnale peggiora, si torna a QPSK per evitare errori. È un adattamento automatico che succede in continuazione mentre ti sposti.

Come ti accennavo nei canali LTE, il tipo di modulazione influisce direttamente sulla quantità di dati che puoi inviare e ricevere. La rete sceglie il metodo più adatto per ogni momento. In un prossimo contenuto ti farò vedere anche come entra in gioco la modulazione 64QAM e 256QAM nelle reti 5G, dove tutto diventa ancora più dinamico.