Architettura della rete WCDMA
Oggi ti porto dentro l’architettura della rete WCDMA, così puoi visualizzare come funziona davvero tutto il sistema dietro una semplice connessione mobile. Quando navighi, chiami o mandi un messaggio, dietro c’è una struttura ben organizzata che gestisce tutto questo senza che tu te ne accorga. Con WCDMA, usata nelle reti 3G, ogni parte ha un ruolo preciso, e ora ti faccio vedere come si collega tutto, punto per punto.
WCDMA si basa su un’architettura divisa in tre parti principali: il terminale utente (UE), la rete di accesso radio (UTRAN) e la rete di core (CN). Ogni blocco comunica con gli altri per garantire che i dati viaggino correttamente da e verso il tuo dispositivo. Vediamolo insieme in modo semplice così ti resta chiaro e lo colleghi facilmente a quello che già sai su come funziona una rete cellulare.
Componenti principali dell’architettura WCDMA
Elemento | Nome completo | Funzione principale |
---|---|---|
UE | User Equipment | È il tuo dispositivo mobile, quello che usi per comunicare con la rete |
UTRAN | UMTS Terrestrial Radio Access Network | Gestisce la comunicazione radio tra il tuo dispositivo e la rete |
Node B | Base Station | Invia e riceve segnali radio, collegando fisicamente il tuo dispositivo alla rete |
RNC | Radio Network Controller | Controlla più Node B, gestisce le risorse radio e il handover tra celle |
CN | Core Network | Elabora traffico voce e dati, collega la rete mobile ad internet e alla rete telefonica |
Collegamento tra i blocchi
- UE ⇄ Node B: Qui avviene la comunicazione diretta via onde radio. Il tuo telefono trasmette e riceve segnali da Node B, che fa da ponte verso la rete.
- Node B ⇄ RNC: Il controller prende decisioni su come gestire le connessioni, ad esempio quale canale usare o quando passare da una cella all’altra.
- RNC ⇄ CN: Il traffico viene inviato verso la Core Network che si occupa di far arrivare i tuoi dati a destinazione, sia che si tratti di una chiamata, di un sito web o di un messaggio.
Ti faccio immaginare una cosa semplice: stai facendo una videochiamata. Il tuo UE parla con Node B, che passa il segnale all’RNC. L’RNC decide se restare nella stessa cella o spostarti su un’altra se stai camminando. Intanto, la CN manda il flusso dati verso l’altro utente, e tutto questo succede in pochi millisecondi, ma ogni blocco fa la sua parte per non interrompere la connessione.
Ora ti voglio collegare questo con ciò che abbiamo visto sulla gestione dell’handover. WCDMA usa un handover cosiddetto “soft”, dove il tuo dispositivo può collegarsi a più celle allo stesso tempo per evitare interruzioni. E questo è gestito tutto dall’RNC, che monitora costantemente la qualità del segnale.
Un’altra cosa interessante è che in WCDMA, più dispositivi condividono lo stesso canale usando codici diversi (CDMA). Questo lo vediamo bene quando parliamo di spreading code e rake receiver, due elementi che approfondiamo a parte, ma che sono parte integrante del funzionamento di questa architettura.
Quindi in WCDMA tutto è strutturato per dare stabilità, gestire la mobilità e garantire che ogni chiamata o dato arrivi dove deve, anche se ci stai muovendo. Adesso che hai il quadro completo dell’architettura, sarà molto più facile collegare i concetti quando parliamo di QoS, mobilità o gestione delle risorse in reti 3G.